Urbano Cairo “scende in campo” come il suo mentore Berlusconi, il mistero sul sondaggio commissionato per testare la popolarità

Le voci sul patron di Rcs e La7

Urbano Cairo è pronto alla “discesa in campo” come il suo mentore imprenditoriale Silvio Berlusconi, di cui è stato assistente personale e giovane manager tra Publitalia ’80 e Mondadori? L’attuale presidente di Cairo Communication (con cui controlla La7) e di RCS MediaGroup (controllando così il Corriere della Sera) sarebbe infatti tentato dalla politica, evidentemente con l’idea che ci sia spazio per un nuovo partito fuori dai due poli di centrodestra e centrosinistra.
A scriverne oggi è Il Fatto Quotidiano, che spiega come l’imprenditore milanese 68enne, patron del Torino, avrebbe già commissionato un sondaggio alla società Swg, che collabora con La7 con i suoi consueti sondaggi del lunedì sera nel tg diretto da Enrico Mentana, per verificare il suo grado di popolarità tra gli italiani.
Sondaggi di cui, scrivono Thomas Mackinson e Tommaso Rodano, al momento non vi sarebbero ancora gli esiti. Note invece al quotidiano di Marco Travaglio le domande poste da Swg. La prima è questa: “interessati a un nuovo partito che promuova una politica seria, con volti nuovi, attento al ceto medio impoverito e alle fasce deboli?”. La seconda domanda, invece, recita così: “Ritenete che Urbano Cairo sarebbe adatto a guidare una forza politica come quella descritta prima?” Terza domanda: “In una scala da 0 a 100, con quale probabilità potreste votare per un nuovo partito come quello descritto sopra alle prossime elezioni politiche, se fosse guidato da Urbano Cairo?” Questo invece il quarto quesito: “Se ci fosse questo nuovo partito, quali delle seguenti liste votereste più probabilmente alle elezioni politiche?”. Infine il quinto quesito: “Quale coalizione scegliereste tra una di centrosinistra guidata da Elly Schlein, una di centrodestra con Giorgia Meloni e una coalizione indipendente con il nuovo partito di Cairo, liste civiche di territorio e candidato premier Cairo?”, che fa capire come l’idea di Cairo sarebbe quella di porsi come leader del sempiterno “Terzo Polo”.
D’altra parte Cairo si è sempre riconosciuto in un’area liberal centrista, manifestando nel recente passato simpatie per Matteo Renzi e Carlo Calenda e rivelando in una intervista del 2024 di aver votato per la Democrazia Cristiana di Benigno Zaccagnini.
C’è però un grosso problema. Lo stesso Cairo, contattato dal Fatto Quotidiano, ha negato di aver commissionato il sondaggio: “È un’informazione sbagliata, io non ho commissionato proprio nulla e non sono a conoscenza di sondaggi”. Chi vi sarebbe dunque dietro la ricerca di Swg? “Deve esser stato qualcuno che gli vuole davvero bene”, è la risposta ironica dei due cronisti autori dell’articolo.
l'Unità